Tutti lo facciamo. Come smettere di procrastinare?

cose da fare
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Come smettere di procrastinare? Eh si, purtroppo, tutti lo facciamo. Rimandare a domani quello che si potrebbe fare oggi. Rinviare una decisione prioritaria o importante e farci distrarre da cose inutili e meno urgenti. Per evitare che diventi abitudine, meglio trovare un rimedio a questa patologia.

Per quanto a volte alcuni tratti patologici o della personalità possono sembrare lontani dalla nostra persona, in realtà può capitare a chiunque di rimandare alcuni compiti, perdendo di vista gli obiettivi futuri, e diventare quindi un procrastinatore.

  • Quest’anno smetto di fumare, ma fino a dicembre non se ne parla!
  • Da domani mi metto a dieta!
  • Potrei andare a fare l’esame, ma non mi sento ancora preparato, magari lo faccio la prossima sessione.
  • Domani le chiedo di uscire con me, adesso non è il momento giusto, meglio aspettare che sia dell’umore giusto.
  • Se studiassi un po’ di più potrei fare molto meglio, ma se poi vado troppo bene tutti si aspetteranno da me grandi risultati, meglio non esagerare!
  • Tutti vogliono qualcosa da me, sai cosa ti dico? Che, anche se mi sarebbe utile, io non lo faccio!

Se anche tu ti ritrovi in una di queste frasi allora conosci quella che gli psicologi chiamano  procrastinazione, l’abitudine di rimandare le cose da fare sempre in un altro momento.

Il significato di procrastinazione

In Psicologia si definisce procrastinazione quel comportamento che spinge a ritardare volontariamente un’azione nonostante prevedibili conseguenze future negative, optando quindi per il piacere di breve durata a costo dei benefici a lungo termine.

Tra le maggiori cause della procrastinazione troviamo alcune caratteristiche cognitive ed emotive: la pigrizia, la paura di decidere, il disinteresse, il perfezionismo, la paura dell’insuccesso e quella invece del successo, la paura delle conseguenze, delle responsabilità, la ribellione e la rabbia.

Esistono diversi tipi di procrastinatore, che fondamentalmente si possono dividere in due categorie: i rilassati ed i preoccupati.

Il procrastinatore rilassato

Il procrastinatore rilassato è solitamente colui che odia la routine e preferisce fare sempre cose diverse. Per questa ragione dimostra un sacco di energia di fronte alle cose nuove, ma dopo poco si annoia o si demotiva e cerca un’altra “fonte di ispirazione”. In questa categoria ci sono delle tipologie:

Evitanti. Si tratta di coloro che evitano di fare qualcosa perché la ritengono poco piacevole o stimolante. In alcuni casi questo atteggiamento può essere applicato a piccole cose, per esempio l’attività fisica, ma può diventare molto più radicale fino ad accumulare la posta, gettare la spazzatura prima che l’odore si diffonda per tutta la casa o fissare quella visita importante.
Disorganizzati. Sono coloro che fondamentalmente si sopravvalutano! Di fronte alla necessità di fare qualcosa rispondono “tra un po’, tanto ce la faccio benissimo”. Per esempio c’è chi di fronte all’esame che si avvicina non solo non ha fatto un programma di studio, ma continua a spostare in avanti il momento in cui si metterà a studiare preferendo guardare la TV, giocare ai videogiochi o telefonare alle amiche fino ad esaurimento del credito.
Edonisti. “Non ho voglia adesso… prima il piacere e poi il dovere!” questa potrebbe essere la frase che meglio rappresenta questa categoria… insomma, piuttosto che mettere a posto la stanza o fare i compiti o sistemare le bollette trovano qualsiasi stratagemma più divertente.

Il procrastinatore preoccupato

Il procrastinatore preoccupato non ha molta fiducia in sé stesso e nelle proprie capacità, per cui tende a rimandarle cose per paura o per convinzioni negative che si sono radicate in lui. Le diverse tipologie invece sono:

Perfezionista. Questo atteggiamento è tipico degli studenti che non se la sentono di affrontare gli esami perché non si sentono mai preparati. In pratica in questa categoria ricadono tutte le persone che dicono “o tutto o niente” e per paura di non riuscire bene tendono a spostare in avanti l’obiettivo. Paradossalmente non riescono a dire di no alle richieste che ricevono e quindi si trovano sommersi da mille cose da fare.
Insicuro. Sono le persone che rimandano all’infinito perché non si sentono in grado di portare a termine quanto vorrebbero. Per esempio c’è chi vorrebbe inviare una ragazza ad uscire, ma non gli sembra mai il momento buono per farlo, oppure c’è chi vorrebbe cambiare lavoro, ma è sempre bloccato dalla paura di non essere all’altezza del nuovo compito che gli si presenterà.

Una ricerca svela che procrastinare ti rende più creativo, potete tirare un sospiro di sollievo. Molti dei più importanti momenti che hanno caratterizzato la storia dell’umanità sono dovuti alla procrastinazione: Martin Luther King e il suo discorso “I have a dream”, Abramo Lincoln e il famoso discorso di Gettysburg e  Leonardo Da Vinci che ci ha impiegato 16 anni con la sua Mona Lisa.




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