La mente fa ammalare il corpo. Quali sono i sintomi da non sottovalutare

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L’attuale ricerca scientifica ci conferma come, spesso, le tensioni emotive si riflettano nei problemi del corpo. Stress, frustrazioni, emozioni negative, ansia e depressione possono essere somatizzati e tradursi in disturbi, dolori, malattie somatici, di diversa natura e gravità.

Le emozioni negative possono scaricarsi su precisa una parte del corpo, ma può accadere anche il contrario: cioè che malesseri e patologie dell’organismo incidano sulle funzioni nervose e cerebrali e quindi sul nostro umore e sulle nostre capacità mentali.

Ecco elencati i sintomi del corpo da non sottovalutare e a cosa vengono associati:

Se cadono i capelli, è uno shock

Una chioma più fragile o una caduta anomala può avere diverse cause, tra cui un’alterazione dell’equilibrio ormonale o l’assunzione di farmaci.

Anche uno stress prolungato o uno shock emotivo, come un lutto o un’esperienza traumatica, possono accelerare o anticipare il naturale ricambio dei capelli, procurando un rapido e intenso diradamento. Solitamente, superato il periodo di stress, il problema si risolve da sé.

Sei preoccupato? Occhio al colesterolo

Una dieta ricca di grassi, i problemi alla tiroide, la familiarità sono spesso alla base di un alto livello di colesterolo. E’ dimostrato, però, che anche ansia e collera possono fare lo stesso effetto.

I sentimenti di rabbia, invidia, risentimento, frustrazione o eccessiva preoccupazione, predispongono l’organismo a una condizione di allerta. Il cortisolo e l’adrenalina mobilitano le riserve energetiche del corpo, “liberando” i grassi e rilasciandoli nel sangue.

Se la condizione di stress permane, questa reazione determina un persistente eccesso di colesterolo in circolo, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Al contrario, un livello troppo basso di colesterolo è associato alla depressione e all’autolesionismo, poiché le membrane dei neuroni sono composte soprattutto di colesterolo e quando questo è carente si altera il metabolismo della serotonina, il neurotrasmettitore maggiormente implicato nella depressione.

Ipertesi o sotto pressione?

I valori della pressione sanguigna indicano la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie. Se la condizione di ipertensione si mantiene nel tempo danneggia i vasi sanguigni, rendendoli fragili

Lo stress può essere una causa dell’ipertensione. Quando il corpo è in fase di allerta, infatti, mette in circolo una quantità considerevole di ormoni vasocostrittori, che hanno la funzione di ridurre un eventuale sanguinamento in caso di ferite. Proprio la presenza di questi ormoni può essere la causa dell’ipertensione.

Le questioni di pelle

Circa il 30% dei disturbi dermatologici, come dermatiti, orticaria, brufoli nasconde un disagio psicologico. La pelle e il sistema nervoso centrale nascono dallo stesso tessuto embrionale e la connessione permane per tutta la vita.

La superficie interna della pelle è disseminata di recettori che “captano” le molecole chimiche rilasciate dal cervello e dagli altri organi in risposta allo stress.

Quando ansia, preoccupazione e depressione si protraggono e gli ormoni dello stress sono sempre presenti, si altera la funzione barriera della pelle contro gli agenti esterni e la cute diventa più fragile.

L’intestino “ansioso”

L’intestino infatti possiede una “rete” di 150 milioni di cellule nervose, al punto da essere considerato un secondo cervello.
Una condizione di ansia o stress porta a un’alterazione della flora intestinale: calano i batteri “buoni”, che aiutano la digestione, mentre aumentano quelli “cattivi”, che causano dolore e senso di gonfiore.

Chi è in ansia, inoltre, tende a cambiare stile di vita e abitudini alimentali: beve meno acqua, eccede con gli alcolici, mangia cibi più pesanti.

I legamenti sono più fragili

Quando si è sotto pressione si tende a inciampare, prendere storte e fare più cadute: come mai? Questo accade perché lo stress porta a una lassità dei legamenti, i “sostegni” dell’apparato locomotorio.

Indebolendosi, fanno perdere la coordinazione e la resistenza muscolare, aumentando la frequenza con si tende a mettere “i piedi in fallo”.

Arrabbiati e contratti

La rabbia trattenuta, ma anche la paura e lo stress, creano una compressione di muscoli, nervi, tendini e legamenti e riducono l’afflusso di sangue e ossigeno. I muscoli si riempiono di acido lattico e innescano un processo che crea dolori, spasmi, formicolii.

La tensione costante dei muscoli porta a una pressione eccessiva delle vertebre che schiacciano i nervi e causano dolore irradiato su schiena, braccia, bacino e gambe.

La frustrazione dà il mal di testa

La cefalea muscolo-tensiva è provocata da una contrazione involontaria dei muscoli del volto, del collo e del cranio.
*Le cause sono molteplici, ma le più comuni sono stress, ansia, depressione e carenza di sonno, ma anche rabbia repressa, frustrazione, o uno sforzo intellettuale eccessivo.

Il calo di serotonina determina poi un abbassamento della soglia del dolore, contribuisce all’insorgenza della cefalea e ne determina l’intensità.

Disagio emotivo e allergie

Lo stress può aumentare l’intensità di un attacco di allergia, ma anche aggravarlo e rendere l’organismo meno reattivo ai farmaci.

Una situazione di disagio emotivo può infatti influenzare l’efficienza del sistema immunitario, la cui risposta inadeguata ad agenti considerati comuni è la causa delle allergie. In particolare, l’ansia sarebbe una delle cause principali delle allergie cutanee.

Qualche “dritta” Per ridurre lo stress

Una volta esclusa l’origine organica di un disturbo, si può tentare di risolverlo diminuendo o eliminando la fonte di stress o i carichi emotivi.

L’attività fisica aiuta ad aumentare i livelli di serotonina. Basta una passeggiata di 30/40 minuti, nella natura o in un parco per allontanare le preoccupazioni.

Dedicarsi a un hobby, coltivare i propri interessi o frequentare gli amici aiuta ad allontanare i “cattivi pensieri” e a rilassarsi

Spegnere tablet e cellulare quando si torna a casa dal lavoro serve a staccare la spina e a dimenticare le tensioni o i problemi professionali.

Andare a dormire sempre alla stessa ora e dedicare al riposo notturno almeno 7/8 ore senza interruzioni aiuta a diminuire i livelli di cortisolo

Una dieta povera di grassi e zuccheri e ricca di frutta, verdura e cereali integrali aiuta a mantenere l’organismo sano e nel peso ottimale, riducendo il rischio di diabete, ipertensione e disturbi cardiovascolari.




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